Al termine di un lungo conflitto, i vincitori salpano verso casa, e la pace. E invece si smarriscono sotto crudeli venti di tempesta, rischiano il naufragio. Accadde tremila anni fa agli Achei dopo la guerra di Troia, agli Americani dopo i trionfi in due guerre mondiali e nella guerra fredda: terrorismo, Afghanistan, Irak, crollo finanziario. Fato o hybris? Il paragone è audace ma stimolante, le coincidenze numerose e sorprendenti.
L’Odissea americana del XXI secolo è orfana di un Ulisse. Ma dalle sue cronache è emerso un protagonista assai simile a quello dei primi quattro canti dell’Odissea omerica, la “telemachia”. L’eroe non torna, il figlio salpa da Itaca per cercarlo. Tremila anni dopo, un giovane americano nato in un’isola da un raro incrocio razziale e culturale ha dedicato l’adolescenza, la giovinezza, la prima maturità alla ricerca del genitore scomparso e, dunque della propria identità.
I sogni del padre è il titolo della sua opera prima, un’autobiografia. A differenza di Telemaco, Barack Obama non ha ritrovato il padre, ma il suo periplo lo sospinge sulla spiaggia di un’isola grande diecimila volte Itaca, lo fa ammiraglio della Invincibile Armada che cerca il ritorno.
Collana: Solitudini
Formato: cm 12×20
Pagine: 330
Rilegatura: Brossura Filo refe
ISBN: 978-88-902367-8-5
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