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Per i nostri appassionati lettori torna l’abbonamento Settecolori!

Un piano unico per conoscere i grandi autori Settecolori con testi mai pubblicati in Italia o da tempo fuori catalogo,  per una letteratura internazionale che idealmente rientri nei canoni del viaggio, dell’anticonformismo, del superamento di ogni schematismo ideologico.

L’abbonamento sostenitore include 12 titoli a scelta tra le pubblicazioni più recenti e le prossime uscite, edizione speciali numerate romane (da I a CCC) fino ad esaurimento, con la comodità del corriere espresso e un libro omaggio dal catalogo per chi è già stato abbonato in passato.

 

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IL DISASTRO DI PAVIA – JEAN GIONO – EDIZIONE NUMERATA

I MAIA – JOSÉ MARIA EÇA DE QUEIROZ – EDIZIONE NUMERATA

SEI ORE DA PERDERE • ROBERT BRASILLACH • EDIZIONE NUMERATA

LA PROFEZIA DI CAZOTTE • Jean-François de La Harpe • L’ULTIMO PASTO DI CAZOTTE • Paul Morand • EDIZIONE NUMERATA

IL MONTAGGIO – VLADIMIR VOLKOFF – EDIZIONE NUMERATA

ELOGIO DELLA VANITÀ – GIUSEPPE BERTO – EDIZIONE NUMERATA

LE LEZIONI DELLA STORIA – WILL & ARIEL DURANT – EDIZIONE NUMERATA

FRATELLI SEPARATI. Drieu, Aragon, Malraux – MAURIZIO SERRA – EDIZIONE NUMERATA

SMARA. Taccuini di viaggio – MICHEL VIEUCHANGE – EDIZIONE NUMERATA

L’UOMO CHE INVENTÒ LA STORIA. Viaggi con Erodoto – JUSTIN MAROZZI – EDIZIONE NUMERATA

SPERANZA ABBANDONATA – NADEŽDA MANDEL’ŠTAM – EDIZIONE NUMERATA

SCENDE LA NOTTE, DIO GUARDA. La crociera dell'Emden – JEAN-JACQUES LANGENDORF – EDIZIONE NUMERATA

ALFABETO DEL VIAGGIATORE. Memorie – STEVEN RUNCIMAN – EDIZIONE NUMERATA

LONDRA – PAUL MORAND – EDIZIONE NUMERATA

EL GRECO DIPINGE IL GRANDE INQUISITORE – STEFAN ANDRES – EDIZIONE NUMERATA

ALL'ULTIMO SANGUE – OLIVIER ROLIN – EDIZIONE NUMERATA

IL TEMPO CHE FUGGE • ROBERT BRASILLACH • EDIZIONE NUMERATA

Il fascino della giovinezza
come nessuno l’ha mai raccontato.

Un’isola incantata delle Baleari, due bambini, René e Florence, cugini fra loro ed entrambi orfani, un tutore bizzarro, un’infanzia selvaggia con un Eden terrestre come spazio e un arco temporale che arriva all’adolescenza e che quel paradiso è chiamato a scandire. Il primo a lasciarlo sarà René, sedicenne studente che si trasferisce in quella Parigi del primo Novecento che pochi come Robert Brasillach hanno saputo raccontare. Porta con sé il bagaglio di un bohémien di provincia pronto a infiammarsi più per le immagini che per le idee. È un istintivo, un eterno inseguitore di chimere… E Florence? Già nei giorni magici maiorchini ha confusamente avvertito che sarà René l’amore di una vita e per la vita: trasferitasi anche lei a Parigi, ha atteso fiduciosa e finalmente René è tornato…
Romanzo del tempo e sul tempo, della memoria e sulla memoria, della giovinezza e sulla giovi-nezza, Brasillach trasforma quest’ultima non in un’età, ma in una concezione del mondo che, in quanto tale, annuncia sempre nuove aurore. Delinea un’estetica della vita che è anche un’etica, vale a dire un modo di affrontare l’esistenza e con Il Tempo che fugge ci dà il suo capolavoro.

Robert Brasillach (1909-1945) fu giornalista e critico militante, saggista, ma soprattutto romanziere (Le voleurs d’étincelles, 1932; L’enfant de la nuit, 1934; Le Marchand d’oiseaux, 1936; Comme le temps passe, 1937; La Conquerante, 1942; Six heures à perdre, 1953, edizione italiana, Sei ore da perdere, Settecolori, 2023). L’attrazione della rivoluzione fascista (insieme con i miti corneilliani), si tradusse in lui in quel singolare romanzo che è Le sept couleurs (1939, traduzione italiana, I sette colori, SE, 2019). Alla liberazione, nel 1944, venne processato e condannato a morte per collaborazionismo. Una domanda di grazia indirizzata al generale de Gaulle e firmata da molti intellettuali rimase senza effetti: Brasillach fu fucilato il 6 febbraio 1945.

Collana Di là dal fiume e tra gli alberi
Traduzione Ketty Della Valle
Postfazione Riccardo Paradisi
Euro 22,00 / Pagine 350
Brossura cucita filo refe con bandelle
Edizione numerata
ISBN 9791281519305
Uscita 20 novembre 2024

QUESTA EDIZIONE SPECIALE DE IL TEMPO CHE FUGGE É STATA IMPRESSA PER GLI AMICI DELLA SETTECOLORI IN TRECENTO ESEMPLARI CONTRASSEGNATI DA NUMERI ROMANI.

L’ORGIA PERPETUA • MARIO VARGAS LLOSA • EDIZIONE NUMERATA - Prenotazione

La passione di una vita per il capolavoro
di Flaubert raccontata dal Nobel peruviano.
Il potere magico che hanno solo i grandi romanzi.

L’orgia perpetua di Vargas Llosa è il suo omaggio a Flaubert non convenzionale, luminosamente intelligente, ferocemente sensuale... È il miglior racconto di un romanzo che io conosca.
Julian Barnes

Nell’estate del 1959 il ventitreenne Mario Vargas Llosa arrivò a Parigi con poco denaro in tasca e la promessa di una borsa di studio. La prima cosa che fece fu di entrare in una libreria del Quartiere latino e comprare una copia di Madame Bovary nelle edizioni dei Classiques Garnier. Cominciò a leggerla nella stanzetta di un albergo non lontano dal museo Cluny: «Erano anni che nessun romanzo vampirizzava così rapidamente la mia attenzione» racconterà in seguito. È allora che comprese «quale scrittore mi sarebbe piaciuto essere» e che «da quel momento e sino alla morte avrei vissuto innamorato di Emma Bovary». L’orgia perpetua è l’omaggio di un grande scrittore al maestro di tutti i grandi scrittori della modernità, un omaggio che è insieme una rilettura tanto partecipe e affettuosa quanto lucida e attenta, non un saggio critico, di critica letteraria in senso stretto, bensì l’opera di chi della lettura si alimenta e vive e nella scrittura alimenta e fa rivivere. Il titolo rimanda a una frase dello stesso Flaubert: «Il solo modo di sopportare l’esistenza è stordirsi nella letteratura come in un’orgia perpetua» e proprio questo concetto Vargas Llosa riprende, espande e fa suo nel raccontare il potere magico che hanno certi romanzi, il piacere e insieme lo smarrimento che ci fanno provare, l’antidoto necessario al male di vivere che è sempre in agguato.

Mario Vargas Llosa (Arequipa, Perù, 1936), premio Nobel per la Letteratura, accademico di Francia, è uno dei giganti narrativi del nostro tempo. Fra i suoi libri tradotti in italiano, Conversazione nella Cattedrale (1971), Pantaleón e le visitatrici (1975), La zia Julia e lo scribacchino (1979) La città e i cani (1967), I Quaderni di don Rigoberto (1997), La festa del caprone (2000).

Collana Di là dal fiume e tra gli alberi
Traduzione Giuliana Calabrese
Euro 24,00 / Pagine 260
Brossura cucita filo refe con bandelle
Edizione numerata
ISBN 9791281519312
Uscita gennaio 2025

QUESTA EDIZIONE SPECIALE DE L'ORGIA PERPETUA É STATA IMPRESSA PER GLI AMICI DELLA SETTECOLORI IN TRECENTO ESEMPLARI CONTRASSEGNATI DA NUMERI ROMANI.

L’IMPERO DEL GELSO – PHILIP HENSHER – EDIZIONE NUMERATA - Prenotazione

C'ERA UNA VOLTA HOLLYWOOD • DAVID NIVEN • EDIZIONE NUMERATA - Prenotazione

La Mecca del cinema fra verità e leggenda.

Il divertimento personificato.
The Evening Post

Il miglior libro mai scritto su Hollywoood.
The New York Times

Se non fosse un attore famoso, David Niven avrebbe potuto essere un brillante scrittore. Dopo questo libro, quella ipotesi è una certezza.
J. K. Galbraith

Nel 1934 il poco più che ventenne David Niven arrivò negli Stati Uniti per fare il piazzista di liquori, dopo che sino a un paio d’anni prima aveva fatto parte della fanteria britannica, come da tradizione di famiglia. Era brillante, sportivo, ben educato e se come venditore prima, come organizzatore di corse di ponies dopo, si sarebbe rivelato un disastro, non gli mancava la faccia tosta e un perenno sorriso sulle labbra. Come per caso, un giorno si ritrovò in uno studio cinematografico, comparsa a due dollari al giorno in un film dove faceva un peone messicano. Nel giro di pochi anni divenne una star. C’era una volta Hollywood sono le memorie più divertenti e meglio scritte su quella che è stata e rimane la Mecca del cinema. Sfilano nelle sue pagine i ritratti degli amici più cari di Niven, Clark Gable, Humprey Bogart, Gary Cooper, Errol Flynn, i registi più eccentrici, da Lubitsch a Wyler a Chaplin, i produttori più celebri, compreso Sam Goldwin che lo licenziò, i parties più pazzi, quelli di Jean Harlow, Joan Crawford, Claudette Colbert, Greta Garbo, le croniste più pettegole, Hedda Hopper, Louella Parsons... Ribattezzata dallo stesso Niven Lotus Land, Hollywood fu dagli anni Trenta agli anni Sessanta la terra incantata in cui egli si mosse da par suo, con quel british touch che lo rendeva unico e con la capacità di non prendersi mai troppo sul serio, essendo sempre a suo agio, si trattasse di frequentare divi, divine e teste coronate, ma anche cowboys, marinai, attori senza talento e giocatori di professione. C’era una volta Hollywood ha l’effervescenza, la luminosità e la leggerezza del miglior champagne che a un lettore possa capitare di bere.

David Niven (Londra 1910 – Château-d’Œx, Svizzera, 1983), è stato uno degli attori più popolari e più amati del Novecento, a suo agio nei ruoli drammatici come in quelli leggeri. Nel 1958 vinse l’Oscar per Tavole separate, di David Mann. Durante la sua carriera girò più di 60 films. Fra i titoli più famosi, La voce nella tempesta (1938), Scala al Paradiso (1946), L’inafferrabile primula rossa (1950), Il giro del mondo in ottanta giorni (1956), Bonjour tristesse (1958), I cannoni di Navarone (1961) La pantera rosa (1963). La sua autobiografia, The Moon’s a Balloon, La luna è un pallone, uscì in Inghilterra nel 1971 e divenne un successo internazionale, con più di 5 milioni di copie vendute.

Collana Isole nella corrente
Traduzione Claudio Gallo
Euro 26,00 / Pagine 250
Brossura cucita filo refe con bandelle
Edizione numerata
ISBN 9791281519329
Uscita febbraio 2025

QUESTA EDIZIONE SPECIALE DI C’ERA UNA VOLTA HOLLYWOOD É STATA IMPRESSA PER GLI AMICI DELLA SETTECOLORI IN TRECENTO ESEMPLARI CONTRASSEGNATI DA NUMERI ROMANI.

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