• Londra è un libro meraviglioso. Una festa per gli occhi e la mente. Il ritratto di una città come si fa il ritratto di una donna, il più fedele perché il più disinteressato.

    Dalla sua camera all’hotel Savoy, all’inizio degli anni Trenta, Paul Morand scrive al suo amico Valery Larbaud: «Sono a Londra, scrivo un Londra. Come è difficile! Al confronto, New York era uno scherzo. Il cielo non mi invia nessun segno, me lo devo fare da solo con la mia stilografica». Londra è stata la mascotte della giovinezza di Morand, attaché dell’ambasciata francese prima e durante la Grande guerra: è stata la sua iniziatrice esistenziale e ogni suo quartiere fa parte del suo passato, pieno di mille ricordi che ora gli si affollano nella mente. «Ogni sera, quattro o cinque balli mi trattenevano fino all’alba e spesso ritornavo per Piccadilly quando il sole sorgeva sopra il Ritz». A differenza di Roma, Parigi, Venezia, che sfuggono agli scrittori che tentano di descriverle e a ogni libro su di loro si rivelano ancora più impenetrabili, Morand sa che fra lui e la capitale inglese c’è una corrispondenza d’amorosi sensi, sa che nessuno la potrà raccontare come lui. Londra non è un libro di viaggi, è un atto d’amore, «il ritratto di una città come si fa il ritratto di una donna», il più fedele perché il più disinteressato. Ancora oggi, per capire veramente Londra bisogna portarsi dietro questo libro meraviglioso, dove Morand si fa maestro di cerimonie, ci apre tutte le porte, ci svela tutti i segreti, gioca con i secoli, ne racconta la storia come un geografo, i costumi come uno storico. Una festa per gli occhi e per la mente.

    Paul Morand (1888-1976). Scrittore, diplomatico, grande viaggiatore, fu autore di racconti, romanzi, reportage che fecero di lui, fra le due guerre, uno degli scrittori francesi più celebri al mondo. Nel 1968 fu eletto membro dell’Académie française. Fra le sue opere tradotte in Italia, Aperto la notte, Chiuso la notte, Buddha vivente, Il sole offuscato.

    Collana Isole nella corrente Traduzione e cura Leopoldo Carra Introduzione Maurizio Serra Euro 28,00 / Pagine 264 Formato 14 x 20 cm Brossura filo refe con bandelle Edizione numerata da 1 a 1000 ISBN 9791281519145 Prima edizione italiana Novità settembre 2024

    QUESTA EDIZIONE SPECIALE DI LONDRA É STATA IMPRESSA PER GLI AMICI DELLA SETTECOLORI IN TRECENTO ESEMPLARI CONTRASSEGNATI DA NUMERI ROMANI.

  • Un libro che è un grido d’amore e un capolavoro letterario.

    «Se non fosse stato per la fede nel nostro incontro futuro, non sarei mai sopravvissuta a questi decenni passati da sola. Rido di me stessa, non oso alimentare questa fede, che tuttavia non mi abbandona. L’incontro ci sarà, la separazione non esiste. Così mi hanno promesso ed è questa la mia fede.»

    Nadežda Mandel’štam

     

    Mai finora tradotto integralmente in italiano, Speranza abbandonata chiude le Memorie di Nadežda Mandel’štam apertesi con Speranza contro speranza. Qui, a essere raccontato non è solo un sentimento assoluto, quello per Osip Mandel’štam, il più grande poeta russo del Novecento, uomo e intellettuale stravagante e anticonformista, vero e proprio «esule in patria», ma c’è anche spazio per un incredibile susseguirsi di ritratti di molti protagonisti della vita culturale dell’epoca, da Anna Achmatova a Vja eslav Ivanov e Nikolaj Gumilëv, Aleksandr Blok e Vladimir Majakovskij. E poi Boris Pasternak, Marina Cvetaeva, Jurij Tynjanov. Sullo sfondo di un Paese travolto prima dalla Rivoluzione, dilaniato poi dalla Guerra civile, annientato infine dal Terrore staliniano Nadežda Mandel’štam ci prende per mano in un viaggio che è anche un pellegrinaggio e un intenso dialogo con i fantasmi di una storia grandiosa e terribile. Un memoir che «narra di cosa visse il cuore» al tempo in cui era l’ideologia a battere nel petto dei carnefici.

     

    Nata nel 1899, Nadežda Jakovlevna Chazina conobbe Osip Mandel’štam nel 1919 e lo sposò nel 1922. Dopo la morte del marito, trascorse il resto della sua vita a «salvarne» l’eredità poetica, mentre i capricci dello stalinismo la spostavano lungo i confini della patria. Sopravvissuta alle «purghe» e al «terrore», il disgelo kruscioviano le permise di tornare a Mosca, dove rimase sino alla fine dei suoi giorni (1980) e dove scrisse il suo capolavoro, un racconto dall’interno dei tormenti e delle tragedie del leninismo e dello stalinismo, delle speranze deluse e delle promesse tradite del comunismo, come nemmeno Solgenitsin e Grossmann sono riusciti a fare.

    Traduzione e cura di Valentina Parisi eMarta Zucchelli Introduzione Paolo Nori Euro 34,00,00 / Pagine 880 Brossura filo refe con bandelle Edizione numerata ISBN 9791281519091 Uscita 22 maggio 2024

    QUESTA EDIZIONE SPECIALE DI SPERANZA ABBANDONATA É STATA IMPRESSA PER GLI AMICI DELLA SETTECOLORI IN TRECENTO ESEMPLARI CONTRASSEGNATI DA NUMERI ROMANI.

    RECENSIONI:  
  • Per i nostri appassionati lettori torna l’abbonamento Settecolori! Un piano unico per conoscere i grandi autori Settecolori con testi mai pubblicati in Italia o da tempo fuori catalogo, una letteratura internazionale che idealmente rientri nei canoni del viaggio, dell’anticonformismo, del superamento di ogni schematismo ideologico. L’abbonamento ordinario include 7 titoli a scelta tra le pubblicazioni più recenti e le prossime uscite, edizione speciali numerate romane (da I a CCC) fino ad esaurimento, con la comodità del corriere espresso e un libro omaggio dal catalogo per chi è già stato abbonato in passato.
  • Per i nostri appassionati lettori torna l’abbonamento Settecolori! Un piano unico per conoscere i grandi autori Settecolori con testi mai pubblicati in Italia o da tempo fuori catalogo,  per una letteratura internazionale che idealmente rientri nei canoni del viaggio, dell’anticonformismo, del superamento di ogni schematismo ideologico. L’abbonamento sostenitore include 12 titoli a scelta tra le pubblicazioni più recenti e le prossime uscite, edizione speciali numerate romane (da I a CCC) fino ad esaurimento, con la comodità del corriere espresso e un libro omaggio dal catalogo per chi è già stato abbonato in passato.  

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